Uno degli intervistati ci racconta dell’assoluta arbitrarietà a cui i migranti ‘neri’ sono sottoposti in Libia: “Ci bagnavano per filmarci e mandare il video all’Unione Europea (ma è probabile che il ragazzo si confonda con UNHCR o altro organismo, ndr) per fargli credere che ci avevano soccorsi in mare. E ci minacciavano che se provavamo a parlare a quelli dell’Unione Europea ci avrebbero ammazzati, e così è successo ad un ragazzo sudanese, picchiato a morte per aver osato parlare”.
Uno degli intervistati ci racconta dell’assoluta arbitrarietà a cui i migranti ‘neri’ sono sottoposti in Libia: “Ci bagnavano per filmarci e mandare il video all’Unione Europea (ma è probabile che il ragazzo si confonda con UNHCR o altro organismo, ndr) per fargli credere che ci avevano soccorsi in mare. E ci minacciavano che se provavamo a parlare a quelli dell’Unione Europea ci avrebbero ammazzati, e così è successo ad un ragazzo sudanese, picchiato a morte per aver osato parlare”.