Newsletter SICILIAMIGRANTI – Dicembre 2017
- La disumanità delle politiche migratorie
- Gli scafisti forzati: l’ennesimo capro espiatorio
- ASGI: criticità del progetto “E-Migrantes”
- News: il Tribunale Permanente dei Popoli condanna l’UE e i singoli Stati
LA DISUMANITÀ DELLE POLITICHE MIGRATORIE
Il destino dei migranti è nelle mani delle politiche migratorie che l’UE e in particolare l’Italia mettono in atto quotidianamente. Politiche che hanno permesso che i minori non accompagnati – soggetti altamente vulnerabili – e quindi destinatari di maggiori tutele, si ritrovino anch’essi a dover passare per le atrocità della Libia e successivamente, a dover rientrare nel corrotto circuito dell’accoglienza italiana che disattende le prescrizioni della Legge Zampa. Il 2017 si chiude disegnando un quadro in cui a fronte del calo degli arrivi, non diminuiscono invece i casi di isolamento e malaccoglienza, di sfruttamento nelle campagne, di prassi illegittime, di discriminazioni e di gravi violazioni dei diritti delle persone migranti.
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GLI SCAFISTI FORZATI: L’ENNESIMO CAPRO ESPIATORIO
Migranti che hanno subito torture nei campi di detenzione libici,minacce e violenze di ogni tipo, vengono sempre più frequentemente costretti a guidare le imbarcazioni. Negli ultimi anni è cambiata la figura dello scafista così come delineata dall’art. 12 del Testo Unico Immigrazione, di cui occorre una totale revisione. Attualmente infatti, la maggior parte delle persone incriminate per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare sonoscafisti forzati, che al contrario dovrebbero essere considerate persone vulnerabili in quanto vittime di tratta.
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ASGI: CRITICITÀ DEL PROGETTO “E-MIGRANTES”
Il 21 novembre 2017 il Tribunale e la Corte di Appello di Catania hanno presentato il progetto “E-Migrantes”. L’ASGI ha segnalato diverse criticità al riguardo, tra cui: il mancato potenziamento dell’organico del Tribunale, l’insufficiente uso degli strumenti telematici, l’applicazione temporanea di un solo magistrato che non ha la possibilità di smaltire l’elevato numero dei fascicoli, allungando notevolmente i tempi di attesa per i ricorsi, la scelta di un modello di ricorso unico per il richiedente asilo, che non garantisce una valutazione individuale e rigorosa di tutti gli elementi soggettivi e oggettivi dei singoli casi. Tali decisioni porteranno, ad un ulteriore incremento della già elevatissima percentuale di dinieghi delle commissioni territoriali di Catania e Siracusa.
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NEWS: IL TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI CONDANNA L’UE E I SINGOLI STATI
Il TPP dopo la sessione di Barcellona – il 7 e l’8 luglio 2017 – è stato convocato a Palermo, dal 18 al 20 dicembre 2017, per valutare se le politiche e le prassi adottate dall’UE e dagli Stati membri costituiscano una violazione dei diritti del popolo migrante. Migranti testimoni diretti ed esperti sono stati chiamati a presentare le loro prove alla giuria internazionale convocata dal Tribunale. Organizzazioni come Sea-Watch, MEDU, Borderline Sicilia, Oxfam Italia, Baobab Experience e LasciateCIEntrare hanno raccontato e analizzato le evidenze raccolte negli anni. A conclusione della sessione di Palermo, il pomeriggio del 20 dicembre, è stata pronunciata la sentenza di condanna per complicità in torture e altri crimini dell’UE, dei singoli Stati membri e dell’Italia; la condanna riguarda anche il codice di condotta di Minniti e l’agevolazione delle operazioni della Guardia costiera libica in acque internazionali a discapito dei migranti. “Migrare è un atto politico e esistenziale. Lo ius migrandi è il diritto umano del nuovo millennio che, sostenuto dall’associazionismo militante, dai movimenti internazionali e dalla opinione pubblica sempre più avvertita e vigile, richiederà una lotta pari a quella per l’abolizione della schiavitù. Ma non c’è diritto di migrare senza l’ospitalità intesa non nel senso riduttivo di semplice diritto di visita, bensì come diritto di residenza.” La seconda sessione si terrà a Parigi il 4 e 5 gennaio 2018 e avrà come oggetto le frontiere interne dell’UE, con le connesse politiche e prassi di chiusura dei vari Stati membri.
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