Newsletter BORDERLINE SICILIA – Gennaio 2020
- CPR: un sistema che deve essere superato
- L’ipocrisia del Giorno della Memoria
CPR: UN SISTEMA CHE DEVE ESSERE SUPERATO
Lo scorso 12 gennaio Aymed, un ragazzo tunisino di 34 anni, è morto all’interno del CPR di Caltanissetta, dopo essere stato male per giorni e non aver ricevuto l’adeguata assistenza medica, secondo quanto raccontano gli altri trattenuti nel centro. La sua morte ha scatenato la rabbia e le proteste degli altri migranti, che hanno portato ad un incendio della struttura.
Quanto accaduto deve far riflettere sulla necessità di mantenere sempre alta l’attenzione sul sistema della detenzione amministrativa e dei Centri per i rimpatri: un sistema che segrega e priva della libertà le persone solo perché sprovviste di un regolare titolo di soggiorno per rimanere in Italia, e che deve essere del tutto superato.
CPR di caltanissetta muore ragazzo tunisino
Mai più CPR il presidio antirazzista a pian del lago
L’IPOCRISIA DEL GIORNO DELLA MEMORIA
Come ogni anno il 27 gennaio celebriamo il Giorno della Memoria per non dimenticare lo sterminio messo in atto dai nazisti e dai fascisti durante la seconda guerra mondiale, ma questo non basta ad evitare che, in forme diverse, si ripetano gli orrori del passato.
Li ripetiamo quando facciamo morire le persone sotto le nostre bombe, guidate dai nostri radar, in Siria, in Yemen, in Afghanistan, in Iraq, in Libia. Quando lasciamo morire in mare chi tenta di arrivare in Europa in cerca di una vita migliore. Quando continuiamo a costruire muri e campi in cui confinare uomini, donne e bambini. Quando disumanizziamo altri esseri umani.
Gennaio mese della pace e della memoria tra ipocrisia e disumanità