SOS dai Prefetti siciliani
Repubblica – Chiuso il centro di Lampedusa, sull’isola non esistono altri centri in grado di garantire l’assistenza.I rappresentanti del governo chiedono l’intervento della Protezione civile aspettando l’arrivo della nuova ondata di quattromila profughi che tra stasera e domani verranno sbarcati nei porti di Augusta, Pozzallo, Porto Empedocle e Messina, dove non c’è alcuna struttura
La tanto annunciata emergenza sbarchi è arrivata trovando impreparati tutti. E così mentre nel Canale di Sicilia i mezzi della marina militare e alcuni mercantili civili coinvolti nelle operazioni di soccorso stanno traendo in salvo migliaia di migranti, le prefetture di mezza Sicilia sono in fibrillazione per capire come far fronte all’emergenza della prima accoglienza.Perchè, chiuso il centro di Lampedusa, sulla terraferma non esiste alcun centro dove ai migranti, soprattutto in numero così ingente, possa essere garantita l’assistenza necessaria, medica, di cibo, vestiario, identificazione e sistemazione.Sono almeno quattromila i migranti che tra stasera e domani verranno sbarcati nei porti di Augusta, Pozzallo, Porto Empedocle e Messina dove non c’è alcuna struttura. In queste ore i prefetti interessati stanno sondando anche la disponibilità della protezione civile per mettere a disposizione tende o strutture da campo, mentre anche le associazioni di volontari lanciano l’allarme.Sulle coste siciliane sta dirigendo anche il mercantile che ha a bordo anche il cadavere di uno degli immigrati che non ha resistito alla traversata mentre alla sala operativa della capitaneria di porto di Palermo continuano ad arrivare chiamate di richieste di soccorso da parte di barconi che hanno preso il mare dalle coste africane approfittando delle buone condizioni meteo.