Solidarietà con i migranti in lotta a Mineo per il diritto d’asilo
La Rete Antirazzista catanese ha nei mesi scorsi lanciato una campagna nazionale per la chiusura del Cara di Mineo. Il nostro appello fa seguito ad un anno di monitoraggio e di denuncia delle condizioni di vita dei richiedenti asilo ospitati nel “villaggio della solidarietà”. La protesta di ieri , che ha visto il blocco dalla mattina alla sera della statale Ct-Gela, ha espresso la rabbia di quasi tutte le comunità a causa dell’altissimo numero di dinieghi fra i richiedenti asilo.
Il megaCara di Mineo (checché ne pensi il presidente Castiglione) non è il centro modello per richiedenti asilo, il fiore all’occhiello del governo italiano nel campo dell’accoglienza ai migranti; al contrario è un luogo di sofferenza dove oltre 1900 richiedenti asilo vivono in una condizione di sostanziale isolamento, nell’incertezza più assoluta sul proprio futuro, vittime del business della pseudoaccoglienza. Le difficoltà a contattare dei legali e ad avere informazioni circa le richieste di asilo prodotte, il pessimo servizio d’interpretariato ed i tempi lunghissimi della commissione esaminatrice, che esamina meno della metà di domande d’asilo rispetto all’estate scorsa, hanno prodotto un clima di esasperazione, sfociato nella protesta di ieri. Quando si calpestano i diritti di persone, che non hanno commesso alcun reato e vengono trattati da prigionieri, la volontà di lotta si riproduce inarrestabile, non è sufficiente tentare di criminalizzare le vittime per capovolgere l’amara realtà : E’ necessario restituire condizioni di vita dignitose ai migranti di Mineo.
Rete Antirazzista Catanese