Soccorsi altri 1.800 immigrati al largo della Sicilia
da La Repubblica
Le navi della Marina hanno intercettato diverse imbarcazioni sulle quali viaggiavano anche molte donne, bambini e un neonato. I profughi diretti a Pozzallo e Porto Empedocle A Catania la Caritas distribuirà i pasti al di fuori dell’Help center. Crocetta: solidarietà è un nostro dovere.
Arrivati a Pozzallo, a bordo della nave ‘Urania’ della Marina militare, i 395 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra loro 61 donne e 90 minori. Fanno parte dei 1.827 stranieri tratti in salvo nelle scorse ore dai mezzi impegnati nell’operazione ‘Mare nostrum’ e condotti nei vari porti siciliani, da Porto Empedocle ad Augusta dove domani approderanno mille migranti con nave ‘San Giorgio’.
Oltre 1.500 gli immigrati soccorsi da navi della Marina militare e dalla Guardia costiera in poche ore al largo delle coste siciliane. Lo rende noto la stessa Marina militare. Nave ‘San Giorgio’ è intervenuta a favore di un barcone con circa 400 migranti a bordo. Altri 150 sono stati salvati dalla Capitaneria di porto. Mentre ‘Cassiopea’ si è diretta a Porto Empedecole con ulteriori 400 stranieri. Nave ‘Urania’ ha soccorso 395 migranti, tra cui 61 donne e 90 minori per essere sbarcati oggi a Pozzallo. Procedono, dunque, senza tregua i salvataggi nell’ambito dell’operazione “Mare nostrum”.
Sono in totale 1.827 gli immigrati, tra cui un neonato, soccorsi in poche ore dalla Marina militare e dalla Guardia costiera, al largo delle coste siciliane, nell’ambito dell’operazione ‘Mare nostrum’. Il dato aggiornato è fornito dalla Marina militare. Solo sulla nave ‘San Giorgio, sono mille gli stranieri: domattina saranno sbarcati ad Augusta. Destinazione Pozzallo invece oggi per 395 migranti, compresi 61 donne e 90 minori, tratti in salvo dalla nave ‘Urania’; a Porto Empedocle la nave ‘Cassiopea’ con 400 migranti, tra cui un neonato.
L’emergenza sbarchi in Sicilia impatta anche sulla sicurezza nella distribuzione dei pasti da parte della Caritas: a Catania, quelli serali, saranno distribuiti esclusivamente all’esterno dell’Help center per problemi di sicurezza e per l’incolumità di tutti. Lo rende noto la stessa Caritas diocesana di Catania, spiegando che la “misura si è resa necessaria, al fine di garantire la sicurezza dei volontari e dei collaboratori all’interno dei già ristretti locali”.
“Nelle ultime settimane, infatti – spiegano dall’associazione – gli ingressi sono aumentati notevolmente a causa dell’emergenza sbarchi, provocando non pochi problemi di civile convivenza tra gli utenti, con l’aggiunta di numerosi minori non accompagnati ad affollare la mensa diocesana. Per salvaguardare l’incolumità degli stessi utenti e dei volontari Caritas, si è scelta così una situazione accomodante, senza negare a nessuno il diritto di ricevere un pasto caldo”.
Sulla vicenda, il direttore, don Piero Galvano, auspica “una tempestiva collaborazione da parte degli Enti istituzionali preposti alla vigilanza pubblica”.
“La solidarietà nei confronti dei migranti è un dovere che hanno lo Stato, la Regione e anche i Comuni. Senza allarmismi”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta commentando le oltre 1.500 persone soccorse nelle ultime ore dalle navi della Marina Militare e della Guardia Costiera impegnate nel Canale di Sicilia nell’operazione Mare Nostrum. “La maggior parte dei migranti ha diritto d’asilo, queste persone sono rifugiati – ha aggiunto – perchè scappano da guerre e stenti.
Se vi sono problemi i sindaci sanno come contattarmi per tentare di risolverli. Abbiamo anche previsto un capitolo nel bilancio regionale da destinare all’accoglienza per i minori non accompagnati. La nostra protezione civile è a disposizione, se necessario, quando viene interpellata”