Riapre di nuovo il Cpa di Pozzallo ospitando 70 migranti
da Corrierediragusa
Per 24 giorni è rimasto chiuso e ora riapre di nuovo ufficialmente il Centro di prima accoglienza del porto di Pozzallo ospitando circa 70 migranti. Sono terminati i lavori di manutenzione effettuati per dare maggiore comfort ai migranti in arrivo. Nessuno sbarco, però, via mare. I settanta migranti arrivano da altri centri di accoglienza, trasferiti, con molta probabilità, per «alleggerire» numericamente altre strutture isolane. Altra notizia positiva è l’arrivo dell´oramai «famigerato» boiler che fornirà acqua calda alle persone ospiti del Cpa.
Sembra che lo stesso non sia ancora in funzione ma sarà questione di pochi giorni e il problema sarà definitivamente risolto. Il Cpa è stato aperto grazie anche all´efficenza della ditta che ha in gestione il centro, la «Luoghi Comuni» di Acireale. Cinquanta migranti sono giunti in mattinata, gli altri 20 circa in tarda serata. Migranti che resteranno alcuni giorni, così come è stato riferito, in attesa di un nuovo trasferimento presso altre sedi.
La riapertura del Cpa coincide con l´inizio del mese di febbraio, mese che lo scorso anno ha fatto registrare l´arrivo di quasi 300 migranti nella sola Pozzallo. Il timore per tutti è che, per il secondo mese dell´anno, si possano replicare questi numeri, non dimenticando che, solo nel 2014, le presenze di migranti in arrivo nella cittadina marittima furono più di 25 mila. La riapertura del Cpa, ad oggi, si inquadra anche in questa ottica.
Il 2015 sarà anche l´anno del bando triennale per la struttura, con un gestore unico che si occuperà praticamente di tutto, dai pasti all´abbigliamento, dalle schede telefoniche ai «pocket money» (i soldi destinati agli ospiti del centro).
Mercoledì, infine, il Cpa è stato fatto oggetto di una visita di una delegazione francese di «Frontex», la quale ha espresso pareri lusinghieri sulla gestione, additando il Cpa di Pozzallo quale modello da «esportare» anche all´estero. All´incontro, erano presenti il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè e il Questore ibleo, Giuseppe Gammino. Proseguono comunque le indagini della Finanza sulla gestione precedente della struttura di accoglienza.
Calogero Castaldo