Pozzallo: sbarco a sorpresa nella notte di Ferragosto
Sono terminate alle 23,20 del 14 agosto le procedure di sbarco di 279 migranti, tra cui 66 donne e 31 minori (tra di essi anche un neonato di soli 20 giorni), ad opera della Guardia Costiera, nel porto di Pozzallo. Questa volta non si è però trattato di un’operazione coordinata dal dispositivo “Mare Nostrum”, in quanto il barcone di 25 metri, trasportante principalmente cittadini eritrei e di origine maghrebina, è riuscito ad eludere il sistema di sorveglianza messo in atto dalla Marina Militare nel Mar Mediterraneo. Si tratta già del secondo caso di sbarco inatteso nel giro di pochi giorni: il 10 agosto scorso infatti si era arenato nella spiaggia di Torre Salsa a Siculania, nell’agrigentino, un natante trasportante diversi migranti, filmato alle otto di quella domenica mattina da un incredulo pescatore.
Da diverse fonti giornalistiche apprendiamo che l’imbarcazione è giunta a Pozzallo alla vigilia di Ferragosto, dopo un viaggio di circa 3 giorni con partenza dalla Libia. Il barcone è stato avvistato dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto alle 16,20 del pomeriggio, e quindi affiancato dalla Guardia Costiera e scortato, senza effettuare trasbordo, fino al porto di Pozzallo, dove è giunto circa tre ore dopo. Alle operazioni di sbarco hanno partecipato agenti della Polizia di Stato, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana e alcuni medici dell’A.S.P per i primi controlli sanitari. Anche questa volta, il personale volontario addetto alle operazioni di accoglienza, nonostante il poco preavviso, si è attivato in maniera tempestiva e professionale, beneficiando dell’aiuto anche di chi, seppure non in servizio, si trovava nei pressi del porto e ha voluto dare una mano ai colleghi. Alcuni di loro raccontano la scena dell’arrivo descrivendo l’imbarcazione ricolma di profughi in piedi con lo sguardo puntato verso la riva. I migranti hanno viaggiato stipati all’estremo, tra i pochi effetti personali e contenitori colmi di rifiuti, in condizioni disumane.In seguito ad una prima fase di identificazione da parte dell’Ufficio immigrazione della Questura, i migranti sono stati trasferiti al C.P.S.A. di Pozzallo, dove erano attesi i migranti arrivati lo scorso 13 agosto a Porto Empedocle, dirottati invece a Comiso.
Immediatamente dopo l’arrivo del natante nel porto di Pozzallo, gli uomini della Squadra mobile della Questura di Ragusa hanno arrestato due cittadini tunisini, di 29 e25 anni, individuati come i presunti “scafisti”, condotti poi al carcere di Ragusa. E purtroppo ancora questa è la notizia che trova più spazio tra i media oggi, lasciando sullo sfondo i corpi, i volti e le storie dell’arrivo con tutto il loro carico di umanità e dinanzi alle cui cause dovremmo tutti interrogarci.Lucia Borghi e Beatrice GornatiBorderline Sicilia Onlus