Lampedusa tra boats4people e filmfestival 2
Il 15
luglio gli attivisti hanno incominciato con i lavori per il filmfestival di
Lampedusa. Si è iniziato dalla pulizia della spiaggia in cui si terranno le proiezioni dei film in concorso, Cala Palme. Un gruppo di venti persone ha pulito
la spiaggia piena di immondizia, vetro, legno, sotto un sole caldissimo. Subito
dopo le pulizie sono state fatte anche alla Porta d’Europa dove si inaugurerà
il festival con una commemorazione per i migranti morti e dispersi in mare.
Nel pomeriggio, attivisti di Borderline Sicilia, borderline-europe. Askavusa, Amnesty International, Integrazione e tanti altri hanno aspettato l’arrivo dell'”Oloferne”,
la barca dell’azione boats4people in ritorno dalla Tunisia. Dopo lunghi
controlli in Tunisia la goletta ha raggiunto il porto di Lampedusa con quasi due
ore di ritardo ed accompagnato dalla Guardia Costiera. A bordo i videomaker
francesi Joel Labat e Nathalie Loubeyre,
la fotografa tunisina Sophia Baraket, il
coordinatore di b4p, Nicanor Haon, la giornalista italiana Alessandra Coppola,
uno degli ideatori di Watch the Med Lorenzo Pezzani, uno dei membri dell’associazione Alternative
NigerAlbert Chaibou, gli avvocati Carmen Cordaro (ARCI) e Samira Gazzaz (Tunisia/Francia) e
la fotografa italiana Grazia Bucca. Poi l’equipaggio dei tre marinai ed
il comandante. Quest’ultimo ha
accompagnato tutti dai Carabinieri per il controllo dei passaporti – che è durato due ore! In un porto dove per il momento non succede niente! Finalmente il comandante è tornato, accompagnato da due
carabinieri in borghese che hanno controllato la barca. Verso le ore 21 finalmente
gli attivisti portano “l’equipaggio” a farsi la doccia.
Lorenzo
Pezzani di Watch the Med ci ha raccontato durante la cena che per un pezzo sono stati
accompagnati da aeri militari .
L’Oloferne rimarrà
fino al 20 luglio a Lampedusa. Il 19 luglio verso le ore 16 ci sarà una conferenza
stampa a bordo. L’azione b4p
concluderà il 19 luglio con la commemorazione per i migranti morti e dispersi in
mare e l’inaugurazione del festival.
Judith
Gleitze, Borderline Sicilia/borderline-europe, Lampedusa