Il CSPA di Pozzallo continua ad essere pieno.
Nonostante fosse stata diffusa la notizia che la struttura sita all’interno del porto di Pozzallo stava per essere svuotata, in realtà pare che dentro ci siano ancora all’incirca 200 persone. A seguito del caso di tubercolosi verificatosi qualche giorno fa, i medici dell’ASP stanno effettuando uno screening nei confronti degli altri migranti. Ancora una volta l’ennesima dimostrazione del fatto che l’utilizzo del CSPA come centro di lunga permanenza, al di fuori di ogni regola e legge, e al di fuori di ogni standard minimo di accoglienza, non fa che creare problematiche serie, costringendo i migranti a vivere per mesi in un limbo indefinito e in condizioni di accoglienza assolutamente precarie e inadeguate.
La Redazione di Borderline Sicilia