GESTIONE CARA DI MINEO, LA PROPOSTA DEL SINDACO MARLETTA
Mentre alcuni sindaci del Calatino si fanno avanti con incontri ai più alti livelli istituzionali per gestire in proprio il Cara di Mineo, il sindaco di Palagonia Valerio Marletta ribadisce con forza di volersi schierare, in tutte le sedi, contro questa politica che devia ingenti flussi di denaro pubblico su una struttura che dopo la partenza degli americani non avrebbe trovato migliore remunerativa sistemazione.
“Sin dalla nascita del villaggio, cosiddetto della “solidarietà” – dice Marletta – abbiamo denunciato la squallida operazione dell’ex ministro Maroni di sperimentare nuove politiche di segregazione, anche per i richiedenti asilo, in un luogo ad oltre 10 Km dal centro abitato, dilapidando decine di milioni di euro che riempiono le tasche delle solite clientele locali, il tutto sulla pelle dei migranti che attendono ancora il permesso di soggiorno, visti i numerosi e pretestuosi dinieghi, con attese lunghissime”.
“Ma veniamo alla proposta – continua Marletta – per una soluzione che, a nostro avviso, è conveniente per tutti riguardo il Cara di Mineo”.
“Prendiamo il costo annuale di affitto del Villaggio degli aranci, aggiungiamo quello di gestione e il costo per mantenere tutte le forze dell’ordine che, a diverso titolo, sono presenti per il Cara; togliamo un 10% di risparmio; dividiamo il 90% di questo costo per 60/70 progetti SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) da mettere a bando, otterremo così, matematicamente, una vera accoglienza per gli ospiti; un mantenimento o addirittura un aumento di possibilità di lavoro per gli operatori sociali; l’inserimento nei territori, con vera possibilità di successo, dei richiedenti asilo; un risparmio per la nazione; la soluzione, una volta per tutte, dell’”emergenza” che emergenza non è”.
“Voglio ricordare – prosegue il sindaco di Palagonia – che solo nella provincia di Catania, con cinquantotto comuni, si potrebbero realizzare altrettanti SPRAR con massimo venti ospiti ciascuno, progetti che, dove realizzati, hanno dato testimonianza che, quando si pensa veramente di voler affrontare un fenomeno strutturale, si possono raggiungere ottimi risultati”.
“Mi è sembrato opportuno mentre alcuni sindaci si affannano a gestire in proprio il Cara – conclude Marletta – lanciare una proposta in controtendenza, per costruire nel Calatino una rete di SPRAR per i quali il comune di Palagonia si propone come coordinamento locale di tali progetti”.
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