Comunicato Stampo LampedusaInFestival – il film festival sulla migrazione
Il Lampedusainfestival si è aperto alle 12.30 all’Area Marina Protetta con la presentazione delle mostre:
– Sostiene Sankara a cura di Giuliano Kanjano e dell’associazione Amanda. La mostra è stata presentata dal giornalista Gianpiero Caldarella: 14 vignettisti e disegnatori raccontano la vita, le scelte politiche e la morte del più grande rivoluzionario africano. Nella mostra sarà proiettato in ripetizione il documentario su Sankara “E uccisero la felicità”, di Silvestro Montanaro.
– Lampedusa Porta della Vita a cura di Città Vicine e Colors Revolution. La mostra è stata presentata da Rossella Sferlazzo (C. R.) e Anna Di Salvo (C. V.). Con più di 40 opere pervenute da tutta Italia e con una forte presenza di artisti lampedusani, la mostra rende attraverso varie forme d’arte – video, fotografia, disegno, opere materiche – omaggio all’isola in cui in molti trovano la salvezza.
– Un Murales per Lampedusa a cura di Amnesty International e Colors Revolution. Il laboratorio e l’intervento artistico su alcuni muri dell’isola sono stati presentati da Roberta Zaccagnini (A.I.) e Rossella Sferlazzo (C. R.). Il progetto di Colors Revolution, nato da giovani lampedusani per recuperare attraverso alcuni murales le zone più degradate dell’isola, comincia a prendere concretezza durante il Lampedusainfestival e nei giorni successivi. Il tutto è stato sviluppato in collaborazione con Amnesty International, organizzatrice di una serie di laboratori, e il coinvolgimento dell’artista Lorenzo Terranera. Assieme a Colors Revolution si è scelto quindi di narrare una storia della scrittrice lampedusana Caterina Famularo, per valorizzare la scena culturale e artistica locale.
– Con gli oggetti dei migranti a cura del Museo delle migrazioni di Lampedusa. La mostra è stata presentata da Giacomo Sferlazzo (Associazione Culturale Askavusa), Costanza Meli (Associazione Isole), Gianluca Gatta (Archivio delle Memorie Migranti). L’esposizione racoglie gli oggetti dei migranti recuperati e conservati dal 2009 dall’Associazione Culturale Askavusa.
Sotto il coordinamento del Prof. Basile e del gruppo operativo del Museo delle Migrazioni di Lampedusa – composto dall’Associazione Culturale Askavusa, l’Archivio delle Memorie Migranti e l’Associazione Isole – e con il patrocinio del comune di Lampedusa e Linosa, si è riusciti ad ottenere la preziosa collaborazione della Biblioteca Regionale Siciliana che ha effettuato una prima operazione di restauro su alcuni dei documenti cartacei. Questi documenti vengono ora esposti, in modo da avviare la prima schedatura di un nucleo di oggetti che porterà successivamente alla creazione di un archivio accessibile da studiosi, giornalisti e ricercatori. É centrale per il progetto, il coinvolgimento della popolazione locale, dei migranti e dei visitatori dell’isola: in questo modo si spera di poter aumentare il grado di coscienza di ciò che sta avvenendo nel Mediterraneo, con il coinvolgimento di artisti e studiosi di tutto il mondo. La prima residenza d’artista ufficiale del museo sarà quella della palestinese Emily Jacir, già durante il festival.
La giornata è proseguita alla Porta D’Europa con la presentazione del festival.
Sono intervenuti
Francesco Del Volgo (Associazione Culturale Askavusa) la quale, nel dare il benvenuto a tutti i presenti, ha ricordato i punti più significativi dell’edizione di quest’anno, ringraziato i tanti volontari che rendono possibile la manifestazione, così come l’amministrazione locale che per la prima volta ha dato un contributo economico e le molte attività commerciali dell’isola che hanno dato il loro supporto economico e logistico. E’ stata ribadita la natura politica dell’evento contro qualsiasi rischio di spettacolarizzazione e di banalizzazione della complessa questione delle migrazioni.
La sindaca Giusi Nicolini, dopo i saluti, ha sottolineato l’importanza della manifestazione e ha quindi risposto pubblicamente all’appello delle donne tunisine che stanno lottando per avere notizie dei loro cari dispersi nel Mediterraneo. Per l’occasione, Giusi ha espresso la sua vicinanza e solidarietà alle madri tunisine, auspicando che le autorità preposte non lascino cadere nel nulla l’appello. In chiusura, la sindaca ha inoltre annunciato il conferimento della cittadinanza onoraria al regista etiope Dagmawi Yimer, giunto a Lampedusa nel 2006 e da anni nell’organizzione del Lampedusainfestival.
Dagmawi Yimer ha ringraziato per il futuro conferimento della cittadinanza lampedusana. In quanto selezionatore dei film in concorso, ha anche sottolineato la significativa presenza di registe tra le opere selezionate per la fase finale del festival. Inoltre ha ribadito l’alta qualità dei lavori pervenuti, a fronte di un premio economicamente modesto, a dimostrazione dell’alto valore che il festival ha raggiunto negli anni.
L’appuntamento alla Porta D’Europa è proseguito con il concerto “Le voci dell’isola” e il reading della scrittrice Cristina Ubax Ali Farah.
Il concerto Le voci dell’isola ha voluto dare spazio ai tanti artisti locali : Il cantautore Alessio Greco ha cantato alcune delle sue canzoni dissacratorie e irriverenti, Mary Di Malta si esibita con la sua bellissima voce e gli arrangiamenti particolari e ricercati di :Andrea Marino (Contrabasso), Gianluca Greco (Percussioni), Pio Quagliano (Chitarra), subito dopo si sono esibiti Calogero Sparma (Voce e chitarra) e Andrea Famularo (Tastiere e voce) con un repertorio di canzoni dedicate all’isola, ha chiuso il concerto Giacomo Sferlazzo con la canzone “Io non ho paura”.
La scrittrice di origini somale Cristina Ubax Ali Farah ha letto uno dei suoi racconti. Il reading al calare del sole è stato uno dei momenti più belli della giornata, accompagnato da Mohamed Ba alle percussioni e da Giacomo Sferlazzo alla chitarra.
La serata in Piazza Castello è cominciata con la presentazione di Nino Taranto (Archivio storico di Lampedusa) della rassegna di documentari storici sulle Pelagie, raccolti negli anni dall’archivio.
La serata si è conclusa con la proiezione dei video di Silvestro Montanaro “La mia famiglia” e “Vi ho tanto amato”.
La giornata del 19 è stata molto seguita e le proiezioni hanno visto la partecipazione di moltissimi spettatori.
Foto di Borderline Sicilia dell’inaugurazione del festival: