Comunicato stampa dell’Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Noureddine Adnane” – Palermo
Tre anni dalla morte di Noureddine, ancora in
attesa di giustizia
Noureddine Adnane, un venditore ambulante
marocchino si suicidava dandosi fuoco, il 10 febbraio 2011, in via Ernesto
Basile a Palermo. Il gesto tragico avveniva dopo che Noureddine aveva subito
ripetuti e numerosi controlli della sua merce da parte dei vigili urbani, in un
clima di vessazione e persecuzione, culminato con il sequestro della merce. Dopo
nove giorni di agonia, Noureddine moriva il 19 febbraio. Dal punto di vista
giudiziario, la vicenda non è ancora stata archiviata e siamo in attesa della
sua definizione.
Siamo consapevoli che quella tragedia è stata
dimenticata dalla città, che per la stragrande maggioranza dei cittadini di
Palermo Noureddine non esiste più. Oggi vogliamo ricordare quel ragazzo che
lavorava nella nostra città e che nella nostra città ha trovato la morte per
comportamenti persecutori e razzisti da
parte di rappresentanti istituzionali.
Ma vogliamo ricordare anche la famiglia di
Noureddine perché, come ogni tragedia, la sua morte ha coinvolto e continua a
coinvolgere anche le persone vicine a lui. C’è un padre che ancora piange il
figlio e c’è una giovanissima vedova con una bambina che non ha alcun mezzo di
sostentamento. In attesa che la vicenda venga definita dal punto di vista
giudiziario, l’Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Noureddine
Adnane” chiede oggi, anniversario della sua morte, che le istituzioni locali si
facciano carico della grave situazione di indigenza vissuta dalla giovane
moglie e dalla figlia di Noureddine. Riteniamo che anche questo sia un modo per
dimostrare discontinuità rispetto al passato.
L’Osservatorio contro le discriminazioni
“Noureddine Adnane” proseguirà nella sua attività di denuncia e di difesa dei
diritti di tutte le persone che, come gli immigrati venditori ambulanti, sono
esposti contemporaneamente al razzismo ed alla xenofobia da parte dei cittadini
italiani, ed a forme diverse di discriminazione istituzionale, diretta o
indiretta. Dipenderà anche da noi, da tutti noi, se il sacrificio della vita di
Noureddine resterà solo un gesto di disperazione o diventerà una occasione di
riscatto per quelli che si trovano ancora oggi nella sua stessa situazione.
Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Noureddine Adnane” –
Palermo
palermonondiscrimina@gmail.com