Alla faccia della verità
Nell’era dei politici social diventa sempre più difficile distinguere le notizie vere dalle falsità propagandate per acchiappare like e distrarre dalle vere questioni. In questi giorni altre persone sono state riconsegnate nelle mani dei carcerieri libici da cui fuggivano, mentre noi assistiamo impotenti, finendo con l’essere complici di tali atrocità.
Nonostante i numeri indichino chiaramente un aumento delle morti in mare, sentiamo ripetere da politici gretti e senza pudore che, grazie a queste politiche, il numero dei morti è diminuito. L’esternalizzazione delle frontiere è un gioco sporco dove in ballo ci sono fiumi di denaro che fanno gola alle lobbies delle armi, che vengono favorite da accordi il cui contenuto viene nascosto all’opinione pubblica e sottratto al vaglio parlamentare.
E così, mentre le persone sono impegnate a credere alla retorica del “prima gli italiani”, dello “stop agli sbarchi”, dei “porti chiusi”, per capire qual è la realtà sarebbe sufficiente andare a Lampedusa o sulle coste trapanesi e parlare con gli abitanti che vedono arrivare quotidianamente persone tramite i cosiddetti sbarchi fantasma. Si tratta soprattutto di tunisini, che pagano le organizzazioni criminali che si arricchiscono grazie a questo tipo di politiche migratorie. Quest’ultimo dato potrebbe sembrare la solita diceria dei buonisti, ma in realtà è fornito dal presidente della Corte d’appello di Palermo.
Il reale stato del sistema di accoglienza
Il vero obiettivo è distruggere il sistema di accoglienza vero, quello che sulla carta poteva dare un beneficio ai territori e ancor più alle persone, come ha fatto in tanti piccoli paesi che hanno ripreso ad avere una vita, in Sicilia e non solo. Numerosi paesi con le scelte politiche di questo governo torneranno ad essere fantasmi. Il nuovo sistema di accoglienza farà felici gli amministratori delegati delle grandi cooperative del business che riceveranno sempre gli stessi soldi e potranno licenziare il personale qualificato. Anche su questo versante è sufficiente verificare due dati: quello che sta avvenendo nei CAS, con abusi e situazioni sempre al limite (acqua calda solo la mattina o la sera per un’ora, nessun riscaldamento, nessuna mediazione, pagamenti sempre rinviati dei pocket money), chiusure per inadempienze e/o per numeri bassi, e licenziamento del personale. L’altro dato sono i nuovi bandi di gara che, come evidenzia il Rapporto di “Valori.it”, puntano sui mega-centri a scapito degli Sprar aprendo un mercato per grandi aziende britanniche, tedesche, svizzere.
Le nuove disposizioni aumenteranno il costo pro-capite dell’accoglienza dei richiedenti asilo, a causa della scelta di puntare su grandi strutture invece che sulla rete territoriale degli Sprar. Ed è un business su cui si stanno lanciando grandi aziende straniere, alla ricerca di nuovi mercati. I veri tagli sono quelli all’integrazione, alla coesione sociale, al benessere dei territori, con perdite di posti di lavoro legati all’indotto dell’accoglienza come panifici, supermercati e altre piccole attività commerciali dei paesi, comprese guardie mediche chiuse e meno posti nelle scuole inferiori. Tutto a vantaggio di un sistema mafioso che gode – come i trafficanti – delle politiche messe in atto: secondo l’Eurostat Regional Yearbook 2018 in Campania, Calabria, Sicilia e Puglia, ci sono 4 degli 11 distretti europei con il maggior numero di under 24 non occupati. Una sovrapposizione, quella della presenza mafiosa e della mancanza di opportunità di lavoro, che secondo la Direzione distrettuale antimafia sembra confermare come la criminalità organizzata, riducendo l’iniziativa imprenditoriale lecita, “approfitta dello stato di bisogno di molti giovani e specula sulla manodopera locale, dando l’effimera sensazione di distribuire un salario, sempre minimo, per generare dipendenza e senza garantire i contributi previdenziali – e quindi un futuro – ai giovani impiegati al suo servizio”.
E nonostante queste siano le notizie che dovrebbero far parlare di emergenza e richiedere interventi normativi organici e urgenti, il governo-farsa specula su problemi inesistenti per alimentare una perenne e indecente campagna elettorale.
Alberto Biondo
Borderline Sicilia