Oggi, 2 novembre: Ricordiamo qui, al Cimitero dei Rotoli, i nostri cari defunti. Noi vogliamo ricordare anche altri morti….
Oggi commemoriamo anche 12 migranti, di nazionalità probabilmente eritrea, che hanno trovato
la morte in mare e che in questo cimitero giacciono da mesi senza
nome nella nuda terra. Vogliamo portare dei fiori e porre una semplice
lapide di legno, come segno di restituzione di dignità da parte dei
cittadini e cittadine palermitani, e chiedere un cambiamento rapido
delle politiche migratorie in Italia e in Europa, perché nessuno più
rischi la vita per cercarne una migliore. Perché nessun essere umano è
clandestino.
Dal 1988 per raggiungere l’Europa sono morte almeno 21436 persone. Dal 1994 nel solo canale di Sicilia sono morte oltre 6.200 persone, più della metà (4.790) sono disperse. Il 2011 è stato l’anno peggiore: tra morti e dispersi, sono scomparse almeno 1.800 persone, 150 al mese, 5 al giorno. Il mondo trabocca di guerre: l’Iraq, la Siria, Gaza, la Libia.
E poi di dittature sanguinarie e carestie nel Corno d’Africa, di regimi oppressivi nell’Africa occidentale: milioni di cittadini indifesi, soprattutto bambini, colpiti da violenze di ogni tipo. Chi cerca di salvarsi la vita compie viaggi difficilmente immaginabili per noi di questa parte del pianeta. Questi uomini, queste donne, queste madri con i loro bambini/e – o bambini da soli – attraversano confini armati, carceri, torture, e poi chilometri di deserto a piedi. Anche durante questo percorso si muore, nel silenzio.
Chi riesce ad arrivare in Libia subisce ancora violenze – soprattutto le donne – e deve fuggire ancora, mettere tutti i propri beni in mano ai trafficanti, imbarcarsi e scommettere – sulla propria pelle – su un futuro incerto, ma almeno di pace, lontano dalla propria terra. Viaggi rischiosi che costano migliaia di euro, spesso presi in prestito, che sono di fatto una scelta obbligata, a causa delle politiche migratorie europee che non permettono a nessuno di entrare in modo sicuro e legale sul nostro territorio, nonostante poi quasi sempre ai profughi venga riconosciuto il diritto d’asilo in base alle Convenzioni internazionali e alla nostra Costituzione. Non possiamo ignorare, inoltre, né la responsabilità storica dei paesi europei, che affonda le radici nelle occupazioni coloniali; né la responsabilità politica per l’appoggio dato – ieri e oggi – a regimi dittatoriali (Libia, Etiopia…) in cambio di vantaggi economici; né la responsabilità economica e militare per il contributo dato alla miriade di conflitti del presente anche con il floridissimo commercio delle armi: la “Terza Guerra mondiale a pezzi” di cui parla, inascoltato, Papa Francesco.
Rotoli, Palermo, non si trovano
nemmeno le tombe
I governi dovrebbero e potrebbero invece:
- – costruire percorsi di arrivo garantito che portino le persone in salvo direttamente dalle zone di pericolo fino all’Europa, evitando pericolosissimi “paesi di transito”, come la Libia o l’Egitto, oggi più che mai insicuri e violenti;
- – realizzare un sistema di accoglienza degna, che rispetti le vite e i desideri delle persone che arrivano in Europa e superi la logica dell’emergenza e della speculazione sull’emergenza;
- – garantire il rispetto dei morti, disponendo degne sepolture e prelievi che consentano ai parenti – dove possibile – di identificare i propri cari;
- – evitare la criminalizzazione dei migranti, descritti da stampa e tv come “clandestini”, che crea ingiustificato allarme nella popolazione, paura di improbabili epidemie, o infiltrazioni terroristiche e alimenta la cultura della diffidenza e dell’odio.
Coordinamento Antirazzista di Palermo
per leggerne di più: Redattore Sociale
Preghiere con l’Imam e con un prete cristiano
Ecco i principali naufragi avvenuti nel canale di Sicilia negli ulti
i 20 anni:
25 /12/ 1996, notte di Natale: circa 300 migranti pakistani, indiani, tamil, annegano tra Malta e Sicilia, dopo lo scontro tra un cargo libanese e una motonave: tutti morti; si apprende del naufragio dai cadaveri impigliati nelle reti dei pescatori di Portopalo (Sr)
20/6/2003: barca con 250 migranti naufraga al largo della Tunisia: 50 i corpi ritrovati, 160 i dispersi, 41 sopravvissuti
20/10/ 2003: soccorso barcone nel canale di Sicilia: 70 i morti, gettati in mare
4 /10/ 2004: barca con 75 migranti si inabissa davanti alle coste della Tunisia: 17 morti, 47 dispersi
19/8/ 2006: un barcone con 120 persone viene soccorso, ma la barca si rovescia: 10 corpi recuperati, 40 dispersi.
12 /5/ 2008: un barcone con 66 migranti va alla deriva per giorni; a bordo 47 persone muoiono di fame e freddo e sono lasciate in mare
24 /9/ 2008: una decina di migranti muore nel naufragio dell’imbarcazione al largo di Malta.
31 /3/ 2009: 4 barconi con oltre 500 migranti affondano tra Africa e Italia; più di 100 i dispersi
11/2/ 2011: naufraga motopesca partito dalla Tunisia: 40 migranti dispersi
14/3/ 2011: barcone diretto in Italia naufraga vicino le coste tunisine: almeno 60 migranti a bordo
30/ 3/ 2011: naufragio nel Canale di Sicilia: 7 morti, tra cui una donna incinta e un bambino
22-25 /3/ 2011: si perdono le tracce di due barconi, uno con 335, l’altro con 68 migranti a bordo, partiti dalla Libia
1 /4/ 2011: i corpi di 27 tunisini morti nel naufragio di due barche dirette in Italia scoperti sulle coste di Kerkennah
3 /4/ 2011: 70 corpi recuperati dopo un naufragio davanti alle coste di Tripoli
6/4/ 2011: barcone si rovescia in acque maltesi: salvi 51 su 300; decine i cadaveri avvistati
6 /5/ 2011: barcone con oltre 600 migranti naufraga davanti alle coste libiche; centinaia i dispersi
2 /6/ 2011: nave con 700 a bordo in avaria al largo della Tunisia: almeno 270 dispersi
16/1/ 2012: gommone con 55 somali disperso al largo della Libia
17 /3/ 2012: gommone soccorso a sud di Lampedusa, 5 morti
3/4/ 2012: 10 morti durante la traversata Libia-Lampedusa
10 /7/ 2012: 54 morti tra Libia e Lampedusa: il gommone si è sgonfiato ed è andato alla deriva.
3/11/ 2012: un gommone si ribalta a 35 miglia dalle coste libiche: la Guardia costiera e la Marina militare salvano 70 migranti e recuperano 3 cadaveri
30/3/ 2013: la Guardia costiera intercetta un gommone con 88 migranti: a bordo ci sono due morti, uccisi da fame e freddo
16/6/ 2013: i soccorritori salvano decine di naufraghi aggrappati alle gabbie per l’allevamento dei tonni nel canale di Sicilia: dai loro racconti emerge che almeno sette migranti sono morti annegati
26/7/ 2013: si ribalta un gommone a 29 miglia dalla Libia: i soccorsi recuperano 22 migranti mentre altri 31, secondo il loro racconto, sono finiti in fondo al mare
30 /9 /2013: un barcone si arena a meno di cento metri dalla costa di Scicli: 13 migranti muoiono nel tentativo di raggiungere a nuoto la terraferma
03/10/13: Lampedusa, davanti all’Isola dei conigli, dopo un incendio a bordo affonda imbarcazione con 518 persone a bordo, in maggioranza eritrei – bambini, donne, uomini; il bilancio della strage è di 368 morti, sepolti in cimiteri di tutta la Sicilia; identificati solo un centinaio, 150 dispersi
11/10/13: naufragio nel Canale di Sicilia, a 70 miglia da Lampedusa;un’imbarcazione si rovescia in mare durante i soccorsi; recuperati i corpi di 34 vittime, compresi una decina di bambini; secondo il racconto dei 206 superstiti, i dispersi in mare sarebbero oltre 200
19/03/14: un morto a bordo di un’imbarcazione soccorsa nella notte dalla Marina militare italiana
10/04/14: un morto a bordo di un’ imbarcazione soccorsa al largo di Pozzallo (Sr); un secondo passeggero muore la notte dopo l’arrivo nonostante il ricovero d’urgenza in ospedale
07/05/14: un cadavere ritrovato a bordo di un’ imbarcazione soccorsa nel Canale di Sicilia
12/05/14: naufragio a sud di Lampedusa: recuperati 17 cadaveri, ma i dispersi in mare sarebbero almeno un centinaio
09/06/14: durante una manovra di salvataggio, la scaletta di soccorso di una nave militare italiana buca la camera d’aria di un gommone che si rovescia causando 3 morti e 2 dispersi in mare
14/06/14: naufragio a 40 miglia al largo delle coste libiche; recuperati i corpi senza vita di 10 naufraghi, altre 40 persone risultano disperse in mare
16/06/14: la petroliera kuwaytiana Al Salmi soccorre un peschereccio con 356 passeggeri alla deriva; a bordo anche il cadavere di un siriano morto di stenti durante la traversata
30/06/14: soccorso nel Canale di Sicilia un peschereccio con 600 passeggeri a bordo; stipati nella stiva sono stati ritrovati 35 cadaveri, morti per asfissia; sono stati sepolti a Pozzallo (Rg)
19/07/14: a ffonda un’imbarcazione al largo di Malta sovraccarica all’inverosimile (750 persone); muoiono asfissiati almeno 180 passeggeri , soffocati nella stiva o caduti in mare; uno dei bambini a bordo perde la vita poco dopo il salvataggio, durante le operazioni di trasferimento in mare
21/07/14: la nave mercantile Genmar Compatriot soccorre un gommone semiaffondato; a bordo i cadaveri di 5 passeggeri morti di stenti; altri 14 risultano dispersi in mare
30/07/14: naufragio a un centinaio di km a est di Tripoli; recuperati 20 corpi senza vita, i dispersi in mare sarebbero 108
15/08/14: due morti a bordo delle navi della Marina militare italiana durante le operazioni di salvataggio nel Canale di Sicilia
24/08/14: affonda davanti al litorale di Qarbouli, 50 km a est di Tripoli, un peschereccio diretto in Sicili; soltanto 16 i superstiti tratti in salvo dalla Guardia costiera libica; oltre ai 20 corpi recuperati si stimano almeno 170 dispersi
24/08/14: soccorso gommone alla deriva da due giorni a 120 miglia a sud di Lampedusa; a bordo vengono ritrovati i corpi senza vita di 18 passeggeri, uccisi dalla sete e dai vapori di idrocarburi; altri dieci passeggeri risultano dispersi in mare
10/09/14: 500 dispersi in mare a 300 miglia al largo di Malta. A causare l’incidente sarebbero stati gli stessi contrabbandieri che, da una seconda imbarcazione, avrebbero di proposito speronato e fatto colare a picco l’imbarcazione con a bordo 500 passeggeri, con i quali era nato un violento scontro. La denuncia è stata raccolta dall’Oim da due superstiti soccorsi dal mercantile panamense “Pegasus” e portati a Pozzallo
13/09/14: naufragio davanti alle coste libiche, tratti in salvo 99 passeggeri, 3 i morti . Naufragio davanti alle coste egiziane, 15 morti e 72 sopravvissuti. Naufragio al largo di Malta, solo 9 sopravvissuti, dispersi 300 passeggeri. Altro naufragio davanti alle coste libiche, 45 cadaveri, 75 i superstiti
14/09/14: naufragio al largo di Tajoura, Libia, tratti in salvo 26 passeggeri, almeno 224 le vittime
2/10/14 : naufragio a 60 km est di Tripoli; recuperati 10 cadaveri; dispersi 70
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