Lampedusa: non ci stupiamo! Il commento del Naga
“Il video
comparso ieri sul Centro di Lampedusa non ci stupisce.
Sappiamo che chi è rinchiuso nel centro subisce violenze
e trattamenti disumani anche peggiori del trattamento
antiscabbia nudi. Il video conferma ciò che già
sapevamo”. Commenta Italo Siena fondatore del Naga e
del Centro Naga-Har per richiedenti asilo, rifugiati e
vittime della tortura.
“Che cosa pensiamo
che succeda in un Centro dove vengono rinchiuse invece
che accolte persone che affrontano viaggi interminabili
e pericolosi per fuggire da violenze, guerre, miseria o
semplicemente per trovare una vita migliore? In un luogo
dove non possono entrare liberamente né giornalisti né
avvocati? Dove, ogni giorno, viene calpestato il diritto
alla libertà di movimento e all’accesso alle cure? Ciò che succede nel
Centro di Lampedusa tutti i giorni e ciò che abbiamo
anche visto è il metodo di gestione dell’immigrazione
nel nostro Paese basato sull’idea che diritti e dignità
non spettano a tutti in egual misura, ma possono non
essere rispettati in nome della diversa nazionalità. Ma
la negazione dei diritti dei cittadini stranieri
significa una compromissione dei diritti di tutti e ciò
che abbiamo visto ne è un’inevitabile conseguenza.”
Prosegue il Dott. Siena.
“In quest’ennesima
vicenda dolorosa e raccapricciante legata
all’immigrazione vediamo però un aspetto positivo: il
video è stato girato da un cittadino straniero stesso.
Come dimostrano anche le proteste all’interno dei Centri
di Identificazione ed Espulsionel’unica soluzione
efficace all’intollerabile gestione dell’immigrazione in
Italia verrà con il contributo indispensabile dei
diretti interessati e delle loro testimonianze.”
conclude Italo Siena.
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