Senza sosta gli arrivi sulle coste della Sicilia orientale. Risolto il caso Salamis
Risale al 5
agosto scorsola notizia dell’arrivo di 51 migranti, di origine eritrea ed un uomo
di nazionalità somala, avvenuto presso Porto Palo di Capopassero (Sr), Presenti anche 10 minori accertatati; al vaglio la
presenza di altrinon accompagnati.
Nella medesima giornata anche 90persone sonogiunte presso
Pozzallo (Rg). La maggior parte dei migranti è risultata essere di nazionalità somala. Fra loro un nucleo familiare, 16 minori non accompagnati, 4 persone provenienti dal Mali ed uno
dal Senegal.
Un altro
arrivo si èregistrato nella notte tra il6 ed il 7 agosto sulla costa di
Siracusa. L’imbarcazione, intercettata dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia
Costiera, sarebbe stata condotta presso il Porto Grande di Siracusa. A bordo 64
migranti di origine siriana ed egiziana. Tra loro 11 minori siriani e 11 minori
non accompagnati di nazionalità egiziana.
Nei giorni scorsi sono stati fatti sbarcare a Siracusa anche i102 migranti salvati a largo delle coste libiche dal mercantile Salamis, battente bandiera liberiana. Dopo le vicende che hanno portatola navea una sosta obbligata di
3 giornidinnanzi alle acqueterritoriali della
Valletta (Malta), il capitano del mercantilesi è direttoin Italia, a Siracusa. All’arrivo presso il porto, i migranti sono stati trasbordatiecondotti presso la banchina dove li attendeva una delegazione della Croce
Rossa, e poi trasferiti presso la struttura di prima accoglienza dell’Umberto I. Dai
controlli medici i migranti sono risultati essere in buone condizioni
fisiche. Tra i 102 di origine eritrea e sudanese erano presenti 20 donne, di
cui 4 in avanzato stato di gravidanza, un bambino di appena 5 mesi ed81 uomini. Le autorità stanno procedendo alla verificadei sedicentiminori non accompagnati.
Dopo giorni di tribolazione,sembrano scongiurate lepreoccupazioni per lesorti del comandante della nave che ha salvato102 migranti su una imbarcazione di fortuna in avaria.Il comandanteè stato sottoposto agli accertamenti dirito, ma
si esclude la possibilità che venga inquisito per favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina. Si era infattiinizialmente temuto che il caso
Salamis potesse doppiare il precedente caso Cap Anamur avvenuto nel
2004.
Per fortuna nella vicenda della Salamis, è stato riconosciuto il potere/doveredel comandante di unanave diindividuareilporto più vicino e più sicuro doveportare in salvo i naufraghi.
Nei giorni scorsi il comandantesiera rifiutato, al
momento del recupero dei 102migranti, di riportarli sulle costelibiche dalle quali erano partiti, dirigendosiverso Malta, dove gli è stato negatol’ingresso.
Concedendo l’autorizzazione a condurre i migranti in Sicilia, l’Italiaha finalmentefornito unbuon esempio di rispetto del diritto internazionaledel mare e dei trattati sui diritti umani.
La Redazione di Borderline Sicilia Onlus