Trasferiti al CARA di Pian del Lago 60 richiedenti asilo arrivati a Palermo la notte del 14 aprile

Circa cinquanta dei 1169 migranti giunti la notte del 14 aprile a Palermohannofatto ingresso al CARA di contrada Pian del Lago la mattina successiva, sia uomini che donne, tutti di nazionalità africana.
Le immagini del loro arrivo al centro sono state quelle vere e proprie di uno sbarco, alcuni di loro erano scalzi e ancora con le coperte termiche addosso.
Il collocamento di un numero così significativo di persone ci porta a temere che sia stato un provvedimento della Prefettura di Caltanissetta in risposta alla richiesta di reperimento di 6000 posti da parte del Ministero dell’Interno a tutte le Prefetture (per far fronte agli arrivi dell’ultima settimana e all’ennesima emergenza dichiarata da un sistema che non vuole uscire da questa logica), che però non corrisponda ad un’effettiva disponibilità di posti nel centro.

Ci risulta infatti che fino a pochi giorni fa il centro di accoglienza governativo fosse già al pieno della sua capienza e numerose persone erano in attesa di entrare.
Non ci è dato sapere se e come si siano potuti liberare improvvisamente le decine di posti corrispondenti al numero dei richiedenti asilo arrivati l’altro ieri e il timore è quello che in realtà il collocamento di queste persone sia stato di gran lunga superiore ad eventuali posti disponibili nella struttura. Se il nostro timore fosse fondato, significherebbe un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita all’interno de CARA, già fortemente critiche e del tutto carenti sotto tutti i punti gli aspetti: da quello strutturale , a quello igienico-sanitario, e a quello dei servizi alla persona.
A rafforzare il nostro timore, è la rivolta che c’è stata dentro che fuori dai cancelli ieri mattina, a cui hanno preso parte sia alcuni ospiti che vivono nel centro che diversi richiedenti asilo in attesa di entrare da lungo tempo.
In particolare sappiamo di un’intera famiglia composta da genitori anziani che da una settimana aveva chiesto accoglienza, e, convocata ieri nel primo pomeriggio, alle 8 di sera si trovava ancora in attesa al cancello d’entrata in attesa di fare ingresso nel centro.
Inoltre abbiamo notizia che circa 40 delle persone arrivate, hanno lasciato il centro, la stessa notte del loro arrivo.

Giovanna Vaccaro
Borderline Sicilia Onlus