Newsletter BORDERLINE SICILIA – Febbraio 2020
- La cattiva accoglienza tra ridistribuzioni e quarantene
- Borderline Sicilia 2019: un lavoro di rete per denunciare le violazioni dei diritti
LA CATTIVA ACCOGLIENZA TRA RIDISTRIBUZIONI E QUARANTENE
I monitoraggi che abbiamo svolto in alcuni hotspot e CAS del territorio siciliano continuano a mostrare come l’inserimento sociale e lavorativo degli “ospiti” dei centri sia l’eccezione (lasciata alle iniziative individuali di operatori di buona volontà), mentre la regola continua a essere la mancanza di servizi.
I bandi delle prefetture prevedono costi sempre più bassi per la gestione dei centri e continuano ad essere aggiudicati alle grandi cooperative, già responsabili di diverse strutture di cui negli anni sono state più volte segnalate le carenze dei servizi e delle condizioni di accoglienza.
Ancora una volta dobbiamo tornare a denunciare che in questi grandi centri, caratterizzati da “rilevanti criticità sotto il profilo igienico-sanitario”, i migranti sono costretti ad attendere mesi (se non anni) per le lunghezze dei procedimenti di riconoscimento della protezione internazionale, per le incertezze delle procedure di ridistribuzione europee e, oggi, anche per le quarantene contro la diffusione del coronavirus. E questa è l’ennesima scusa usata per giustificare ulteriori prassi limitative della libertà personale dei migranti, contribuendo ad alimentare il clima xenofobo nel nostro paese.
Le catene della finta accoglienza
Emergenza Coronavirus e l’ignoranza che genera razzismo
BORDERLINE SICILIA 2019: UN LAVORO DI RETE PER DENUNCIARE LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI
Anche nel corso dell’anno che si è da poco concluso abbiamo continuato il nostro lavoro di osservazione delle prassi illegittime messe in atto dagli attori istituzionali e non, allo scopo di raccontare l’immigrazione in Sicilia, denunciando le disfunzioni nel sistema di accoglienza e le violazioni dei diritti dei migranti.
L’attività di monitoraggio e ricerca, unitamente a quella di supporto socio-legale, è stata svolta anche in collaborazione con altre organizzazioni e ha portato anche alla pubblicazione di diversi rapporti, segnalazioni e comunicati stampa, con cui abbiamo proseguito la nostra attività di advocacy.